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Gioco online: il mercato cresce nel 2023, ma arriva il no ad una regolamentazione europea.

Gioco online tra regolamentazione e futuroSecondo i dati resi noti dall’European Gaming and Betting Association (EGBA), il mercato europeo, tra scommesse sportive e giochi online/offline, ha prodotto ricavi per circa 108 miliardi di euro nel 2023, con una crescita del 23% rispetto all’anno precedent
Gioco online: il mercato cresce nel 2023, ma arriva il no ad una regolamentazione europea.

Gioco online tra regolamentazione e futuro

Secondo i dati resi noti dall’European Gaming and Betting Association (EGBA), il mercato europeo, tra scommesse sportive e giochi online/offline, ha prodotto ricavi per circa 108 miliardi di euro nel 2023, con una crescita del 23% rispetto all’anno precedente.

Più nello specifico, è stata effettuata un'analisi approfondita del settore del gioco online. In questo settore, benchè il ricavo lordo combinato del gioco online (GGR) dei membri dell’EGBA sia stato di 10,7 miliardi di euro, con una diminuzione annua dell’8%, quest'ultimo ha rappresentato un terzo del GGR online totale dell’Europa. Come ha spiegato Maarten Haijer, segretario generale dell’EGBA, questa contrazione potrebbe essere stata data dall’impatto «della crisi del costo della vita sulle abitudini di gioco dei clienti». Inoltre, è stato sottolineato come sia aumentato Il numero totale di puntate online, che si sono assestate sui 132 miliardi, con un +19% rispetto al 2022.

Per quel che riguarda le quote di compartecipazione alle entrate, i casinò rappresentano il 48% del GGR online, mentre le scommesse sportive il 43%. Riguardo a queste ultime è interessante notare come il betting pre-partita rappresenta il 62% del totale.

Infine, l'ultimo dato da sottolineare è che in Europa attualmente sono state rilasciate 267 concessioni per il gioco online in 22 differenti Paesi europei.

Breton dice no alla regolamentazione unitaria del gambling europeo

Il maggior problema che si trova ad affrontare attualmente il gioco d'azzardo in Europa è la mancanza di una legge sovranazionale che regoli il settore. Se ne parla da anni, ormai, ma la UE ha sempre fatto orecchie da mercante sulla questione.

Attualmente la UE si limita a recepire solo le varie leggi nazionali. Ciò finisce per generare confusione per gli addetti ai lavori e per i giocatori, poiché un casinò online legale in un Paese può essere illegale in un altro.

Circa un mese fa, il commissario Thierry Breton è stato chiaro sull'argomento, affermando che la Commissione «non prevede di affrontare la mancanza di convergenza normativa e di tutela dei consumatori attraverso una normativa settoriale dell'UE in materia di gioco d'azzardo». Tale precisazione è arrivata in risposta ad un'interrogazione presentata dall’europarlamentare Ignazio Corrao (Verts/Ale) in riferimento all'inchiesta italiana sulle scommesse illegali. Più nello specifico veniva chiesto come la UE intendeva affrontare la mancanza di convergenza regolamentare e di tutela dei consumatori nel settore del gioco d'azzardo.

Breton ha anche affermato che «Gli Stati membri sono liberi di disciplinare il gioco d'azzardo, purché tali regolamentazioni rimangano in linea con le norme relative al mercato interno stabilite dal trattato quali interpretate dalla Corte di giustizia dell'Ue».

Futuro del gioco online: le due diverse previsioni sull'impatto dell'Intelligenza Artificiale

Altra questione riguarda il futuro del gioco online. Secondo diversi esperti l’intelligenza artificiale avrà certamente un impatto sui processi produttivi del gioco, ma anche sul modo di lavorare. Alcuni esperti quantificano cali della manodopera di oltre il 60% rispetto alla situazione attuale, mentre altri ipotizzano che si formeranno nuove figure professionali che dovrebbero, seppure solo in parte, compensare la disoccupazione che il mondo del lavoro si troverà ad affrontare.

Uno scenario complesso e allo stesso tempo preoccupante, il cui impatto nessuno è al momento in grado di prevedere.
Una ricerca condotta dall'Ocse lo scorso anno ha stimato in circa il 28%  le attività lavorative a rischio automazione, tra cui appunto, quelle inerenti la creazione dei giochi e pertanto anche le software house. Tuttavia, la stessa Ocse sottolinea come l'intelligenza artificiale potrebbe portare anche un aumento dei posti di lavoro, grazie a due canali principali. Il primo è quello che riguarda le professioni che abiliteranno l’utilizzo dell’intelligenza artificiale sul posto di lavoro, le quali sono oggi tuttavia ancora limitate (lo 0,3% degli occupati). Il secondo canale riguarda l'aumento della produttività. L'Intelligenza Artificiale, infatti, riducendo i costi e aumentando l’efficienza permette ai datori di lavoro di investire altrove assumendo nuovo personale.

Vedremo se queste previsioni si riveleranno fondate. Di certo è che il mondo del gambling è chiamato ad affrontare numerose sfide che potrebbero cambiarne le prospettive.

Lamberto Rinaldi

Ruolo: Redattore
Esperienza: 10+ Anni
Specializzazione: Sezione Blog
Giornalista pubblicista. Di giorno prof di lettere, di notte freelance. Scrivo di calcio e Roma su "Il Catenaccio", di cultura, ambiente e sport per "Il Nuovo Magazine" e "Stampa Critica", ho condotto "Super Santos" sulle frequenze di Active Web Radio.